Anche i 1000 euro di Veltroni sono una bufala.
Basta leggere il programma del PD: "sperimentazione di un compenso minimo legale fissato in via tripartita (parti sociali e governo) per i collaboratori economicamente dipendenti (con l'obiettivo di raggiungere 1000/1100 euro netti mensili)".Come si vede: devono essere d'accordo i padroni (pardon, gli imprenditori); la cifra propagandata da Veltroni è solo l'obiettivo che, se Colaninno e Calearo saranno d'accordo, forse si potrà raggiungere; non si parla di salario, ma di "compenso"; e tutto ciò è previsto per "i collaboratori economicamente dipendenti".Rileggete la legge 30, e tra le quarantasette figure contrattuali precarie in essa previste, questa proprio non compare!
Morando chiarisce ( Corriere della Sera del 6 marzo) che non si parla di salario ma di compenso proprio perché non ci si riferisce al lavoro precario ma, appunto, a questi misteriosi collaboratori economicamente dipendenti (cioè a nessuno o quasi). Veltroni parla di precari, Morando ha spiegato che ai contratti a termine, agli interinali, ai part time fasulli, al lavoro intermittente, insomma ai milioni di precari in carne e ossa, la proposta nemmeno si applica.
Della "cordata italiana" per Alitalia è superfluo parlare.

Ma proprio nessuno ricorda la posizione della CGIL nel 2002? Cosa e' cambiato da allora ad oggi? Quell'anno 3 milioni di lavoratori hanno manifestato a Roma, e si tenne uno sciopero generale che passò alla storia. In quel frangente la CGIL diceva: