mercoledì, gennaio 24, 2007

Assemblea sindacale a Roma

Giovedì 01 Febbraio, dalle ore 14,30 alle ore 16.30 presso la sala Conference al primo piano di Roma, è convocata l’assemblea dei lavoratori di Roma con il seguente ordine del giorno:

  • Nuova normativa del TFR e Fondi Pensione
  • varie

Sarà presente un rappresentante sindacale della CGIL.
Tutti i lavoratori sono invitati a partecipare.

domenica, gennaio 21, 2007

SEMINARIO NAZIONALE PER LA DIFESA DELLA PENSIONE PUBBLICA E DEL TFR

Il sistema previdenziale italiano deve rispondere a quanto stabilito dall'articolo 38 della Costituzione Repubblicana che garantisce ai lavoratori mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità, vecchiaia e disoccupazione involontaria.

Questo non può essere assicurato attraverso le forme incerte, aleatorie e rischiose del sistema di finanziamento a capitalizzazione proprio della cosiddetta previdenza complementare privata.

Garantire il soddisfacimento dei bisogni dei pensionati del futuro è cosa che riguarda il lavoro e niente affatto le disponibilità di denaro.

Ridurre la spesa previdenziale non è una necessità oggettiva, ma è un diktat imposto dalle politiche economiche neoliberiste, che in questi anni hanno trasferito gran parte del reddito dal lavoro alla speculazione finanziaria.

Firenze, sabato 3 febbraio 2007
dalle 10.00 alle 18.00


presso il Saloncino del Dopolavoro Ferroviario Via Alamanni 4
(Per chi arriva in treno: uscita lato binario 1 e poi a destra lungo la ferrovia. Ingresso dal bar del dopolavoro)
C'è anche la mensa in cui si può mangiare a prezzi buoni.

Intervengono:

  • Giovanni Mazzetti, professore di economia politica (Università della Calabria)
  • Severo Lutrario, ATTAC Italia
  • Giorgio Cremaschi, Segreteria nazionale FIOM


COMITATO NAZIONALE PER LA DIFESA DELLA PENSIONE PUBBLICA E DEL TFR

sabato, gennaio 20, 2007

Mobilitazione contro l’aumento dei ticket sanitari


COMUNICATO STAMPA
Continua la mobilitazione contro l’aumento dei ticket sanitari
La Regione Lombardia insiste a farci pagare i ticket più alti d’Italia

Ieri a Roma in un incontro tra il Ministero della Salute e tutte le Regioni italiane il Ministro della salute On. Livia Turco ha chiarito che il ticket di 10 Euro sulle ricette della specialistica e della diagnostica, introdotto dalla legge Finanzia 2007, potrà non essere applicato da quelle Regioni che hanno i conti in ordine. La non obbligatorietà del ticket sarà inserita in un decreto ministeriale che chiarirà definitivamente la questione.

Non si capiscono le polemiche dell’Assessore alla sanità della Lombardia Diott. Alessandro Cé che si leggono oggi sulla stampa.
Dato che la Giunta Formigoni aveva dichiarato di essere stata costretta dal Governo a introdurre il ticket di 10 Euro, ora ha l’occasione di toglierlo alleggerendo, almeno in parte, i cittadini lombardi che pagano i ticket più alti d’Italia. Infatti i cittadini continueranno a pagare i ticket sanitari introdotti dalla Regione nel 2002 su : farmaci, specialistica, diagnostica, pronto soccorso più l’aumento di 7 Euro introdotto, sempre dalla Regione a partire dal 1 gennaio 2007.

Inoltre proprio la Regione che chiede in continuazione l’applicazione di un Federlismo più spinto, oggi che il Governo la lascia libera di decidere come meglio crede, non trova nulla di meglio che polemizzare in modo incomprensibile, invece di decidere e agire a favore dei suoi residenti. Intanto continua la protesta e la mobilitazione organizzata dal sindacato Cgil Cisl Uil di Milano contro il caro ticket.

Ecco il calendario di iniziative unitarie per la prossima settimana

Presidi con volantinaggio e raccolta di firme sulla “petizione popolare”
Mattino dalle 9.30 alle 13

Lunedì 22 gennaio Poliambulatorio Pubblico di Via Andrea Doria Milano
Martedi 23 gennaio Ospedale di Sesto San Giovanni - Via Matteotti - Sesto San Giovanni
Mercoledì 24 gennaio Ospedale di Cernusco Sul Naviglio
Venerdì 25 gennaio Ospedale San Raffaele di Segrate (Milano)
Sabato 26 gennaio Ospedale Fatebenefratelli C.so di Porta Nuova Milano

Invitiamo i cittadini a fermarsi ai banchetti e a firmare la nostra petizione per fare pressione nei confronti della Regione Lombardia affinchè riduca i ticket sanitari.

Per la Segreteria
Camera del Lavoro Metropolitana di Milano
Fulvia Colombini
Milano, 18 gennaio 2007

martedì, gennaio 02, 2007

ADESIONE PREVIDENZA COMPLEMENTARE: SILENZIO – ASSENSO

Dal 1° gennaio 2007 ed entro il 30 giugno 2007 (ovvero entro 6 mesi dalla data di assunzione se successiva al 1° gennaio 2007) tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori dipendenti del settore privato saranno chiamati a decidere se aderire o no allaprevidenza complementare.

Lavoraratrici/lavoratori di prima occupazione(1) successiva alla data del 28 Aprile 1993

Lavoraratrici/lavoratori già occupati alla data del 28 Aprile 1993 e ISCRITTI ad una forma di previdenza complementare

Lavoraratrici/lavoratori già occupati alla data del 28 Aprile 1993 e NON ISCRITTI ad una forma di previdenza complementare

* In caso di ripensamento si può aderire successivamente alla previdenza complementare
** L’accordo deve prevedere il trasferimento del TFR ad una forma pensionistica ad adesione collettiva

CONTRIBUZIONE
Se si aderisce esplicitamente (modalità esplicita) ad una forma pensionistica prevista dagli accordi o contratti collettivi, versando un contributo a proprio carico si ha diritto ad un contributo a carico del datore di lavoro.
ATTENZIONE: se si sceglie, invece, una forma pensionistica diversa da quella prevista dagli accordi o contratti collettivi non si ha diritto al contributo del datore di lavoro.

NOTE
(1) Che cosa si intende con lavoratrice/lavoratore di prima occupazione successiva alla data del 28 aprile 1993?
Ci si riferisce alla lavoratrice e al lavoratore che nel periodo precedente al 28 aprile 1993 non ha contributi versati (almeno una settimana) nella previdenza pubblica obbligatoria (ad esempio l’Inps). Lavoratrice e lavoratore che non ha ancora aderito ad un fondo pensione negoziale. Chi ha già aderito ad un fondo pensione negoziale non deve decidere poiché versa già l’intero TFR.
(2) Che cosa è il Trattamento di Fine Rapporto (liquidazione) maturando?
È il TFR che la lavoratrice e il lavoratore accumuleranno dal momento in cui si sceglie (futuro).
Che cosa è il Trattamento di Fine Rapporto (liquidazione) maturato?
È il TFR che la lavoratrice e il lavoratore hanno già accumulato presso il datore di lavoro fino alla data in cui si effettua la scelta (pregresso) e che rimarrà a loro disposizione in azienda.
(3) Che cosa è il fondo residuale Inps?
È un fondo gestito come le forme pensionistiche complementari (a capitalizzazione). È definito residuale poiché il TFR maturando confluisce in tale Fondo solo nel caso in cui la lavoratrice e il lavoratore non abbiano espresso alcuna volontà (modalità tacita) e in mancanza di una forma pensionistica ad adesione collettiva.
(4) Che cosa è il Fondo della Tesoreria dello Stato gestito dall’INPS?
È un fondo istituito a partire dal 1° gennaio 2007. Il TFR maturando non destinato alla previdenza complementare - delle lavoratrici e dei lavoratori alle dipendenze
di datori di lavoro con almeno 50 addetti - confluisce in tale Fondo la cui finalità è quella di reperire risorse per finanziare investimenti di pubblica utilità.
Che cosa cambia rispetto alla titolarità del TFR maturando per la lavoratrice e il lavoratore nel caso in cui confluisca nel Fondo della Tesoreria dello Stato gestito dall’INPS?
Non cambia nulla. Rivalutazione, anticipazioni e liquidazione al termine del rapporto di lavoro continueranno ad essere erogati secondo le attuali disposizioni normative e contrattuali.