mercoledì, giugno 21, 2006

Posizioni sindacali sul Referendum Costituzionale del 25 e 26 Giugno

Per chi volesse approfondire l'orientamento dei sindacati maggioritari:

venerdì, giugno 16, 2006

RESOCONTO DELL’INCONTRO DEL 16 GIUGNO 2006

L’Azienda ha presentato i risultati attuali della consultazione che sono i seguenti:

  • persone consultate tra Milano e Roma: 105
  • accordi raggiunti a Milano: 30
  • accordi raggiunti a Roma: 7


La comunicazione relativa al mancato accordo, così come concordato il 26 Maggio 2006, è stata spedita al Ministero ed agli altri enti coinvolti in data 14 Giugno 2006.

Le RSA hanno chiesto se allo stato attuale fosse possibile rivedere il numero di 65 esuberi, ma l’Azienda ha sostenuto che la distanza tra accordi raggiunti ed esuberi annunciati (anche con riferimento alle specifiche aree e funzioni organizzative) li costringe per ora a non modificare quel numero.

L’Azienda lamenta che gli accordi raggiunti sono particolarmente insufficienti in alcune aree ed in particolare nei CATS; per cercare di recuperare da questo punto di vista l’Azienda comunica che continua nella fase delle interviste almeno fino alla data del 20 Giugno 2006 (data fissata per la sede di Roma) anche se non è stato concordato alcun termine ufficiale per questi colloqui.

Dalle prime indicazioni sembra che il Ministero ci riceverà intorno alla metà di Luglio 2006 (potrebbe essere l’11 o 12).

E’ stato deciso di trovarci ufficialmente come RSA, Azienda, rappresentanti sindacali dei lavoratori e dell’Azienda indicativamente in data 3 o 4 Luglio 2006, anche se le RSA hanno l’intenzione di monitorare costantemente l’evoluzione della situazione.

LE RSA AZIENDALI

mercoledì, giugno 14, 2006

Chiarimento per il Management

Da: RSA CA S.p.A e CA Holding s.r.l
A: I Manager di CA Italia e CA Holding
CC: Direzione Legale e HR di CA Italia e CA Holding


L'Azienda o i Manager non sono nella condizione di porre veti sull'adesione al piano a nessun lavoratore. Tutti i lavoratori possono rendersi volontari ed accettare l'offerta di incentivi all'esodo.
Dato che la CA e le Parti Sociali, allo stato attuale, non hanno ancora raggiunto un accordo, l'ipotesi è che alla chiusura della "Fase Ministeriale" l'Azienda possa inviare una parte delle lettere di licenziamento “forzato” (oltre a quelle in cui si è arrivati ad un accordo “personale”). In tali condizioni, qualunque lavoratore licenziato facente parte di una divisione in cui alcuni "volontari" fossero stati rifiutati, potrà impugnare il licenziamento per ottenere il reintegro, a danno di un altro lavoratore, anche in assenza dei requisiti di legge (in tal caso anzianità aziendale e carichi familiari, trattandosi di lavoratori equivalenti ai fini della "fungibilità" in quanto appartenenti alla stessa divisione). Visto che di fatto tutte le divisioni dell'Azienda sono impattate dalla Procedura (Vendita Diretta e Canale; Area Tecnica di Prevendita, Postvendita e Supporto, Divisioni amministrative e di servizi) di fatto non esiste nessun lavoratore a cui può essere negato il diritto di ricevere l'offerta di incentivi e, se interessato alla cifra proposta, accettarla per l'esodo.
I Manager sono sì nella condizione di segnalare la loro preferenza nel non convocare alcuni loro riporti, ma, in nessun modo possono impedire che questi si rendano volontari per trattare un esodo.
In ogni caso, la consultazione attualmente in atto, per considerarsi realmente esaustiva, potrà dover coinvolgere anche tutti i lavoratori, indipendentemente dalle segnalazioni dei Manager.
Qualunque lavoratore realmente interessato all'offerta (potenziale o già ricevuta) e che si veda negare tale possibilità, può fin d'ora considerare nullo tale veto e consultarsi con le RSA per ottenere tale diritto.

I cambiamenti di ruolo avvenuti dopo il 31/3/2006 non hanno valore ai fini della Procedura: sia ai fini delle consultazioni che delle eventuali lettere di licenziamento "forzato", verranno considerati i Job Title assegnati ai lavoratori prima di quella data.
Nel documento di apertura della Procedura di Mobilità, presentato da CA al Ministero del Lavoro, è presente una griglia comprendente tutti i ruoli professionali presenti in Azienda, relativamente al Fiscal Year 2005 (terminato il 31/3 u.s.) . Su tale griglia sono indicati gli esuberi.
Le convocazioni attualmente in atto, i ruoli considerati per i lavoratori (volontari o convocati che siano) sono quelli che avevano fino al 31/3 u.s.
Nel caso si arrivi al mancato accordo sindacale ed alla spedizione di lettere di licenziamento "forzato", tali lettere riguarderanno i lavoratori sulla base dei termini di legge (anzianità aziendale, carichi di famiglia, fungibilità), incrociati con le figure segnalate come esuberi. In tal caso, il lavoratore che chieda ed ottenga il reintegro, verrà ad essere reintegrato nel ruolo che aveva alla data del 31/3/2006, ai danni di un altro lavoratore, anch'esso identificato dai termini di legge e dal ruolo ricoperto al 31/3(2006.

L'Azienda non può assumere personale in condizioni equivalenti ai lavoratori licenziati, per le posizioni messe in esubero, nè può ricollocarvi personale interno.
In primo luogo, un'Azienda che abbia posto in mobilità per esubero un certo numero di lavoratori, a norma di legge ha il divieto di sostituirlo tramite assunzioni dall'esterno, in quanto questo dimostrerebbe la non esistenza degli esuberi per i quali ha aperto la Procedura
Grazie al fatto che la CA abbia dichiarato, nel documento presentato al Ministero del Lavoro, in maniera così parcellizzata a livello di Job Title, gli esuberi, fa sì che anche la ricollocazione interna (anche a Procedura conclusa) sia fortemente pericolosa per l'Azienda. Questa vulnerabilità per l'Azienda deriva dal fatto che tale ricollocazione dimostrerebbe il non reale esubero per la posizione in oggetto. Un'azione di questo tipo renderebbe la procedura impugnabile ai fini del "merito" della stessa, anche in presenza di una liberatoria da parte di lavoratori che abbiano siglato un accordo personale. Azioni di ricollocazione di questo tipo andranno analizzate e discusse con le RSA, che potranno valutarne l'opportunità e il merito, onde evitare vertenze sindacali.

Distinti Saluti,
Le RSA
Roma, 14/6/2006

martedì, giugno 13, 2006

PROROGA DEL PERIODO DI TRATTATIVA

Da: RSA CA S.p.A e CA Holding s.r.l
A: Direzione Legale e HR di CA Italia e CA Holding

In merito alla procedura di Mobilità in essere, e visto l’incoraggiante numero di adesioni volontarie agli incentivi proposti dall’Azienda, le RSA propongono di estendere il corrente periodo di trattativa “sindacale”.

Per permettere all’Azienda stessa di consultarsi in modo esaustivo con un numero adeguato di lavoratori, le RSA propongono la data del 30 giugno p.v. come termine di tale periodo.
Tale estensione è fattibile dal punto di vista legale, con il comune accordo dell’Azienda e delle parti sociali.

Con l’avallo dei Sindacati Nazionali, le RSA chiedono formalmente all’azienda di comunicare a propria volta l’accettazione dell’estensione in oggetto, rimandando la data della riunione di “verifica” (schedulata per il 16/6 p.v.) al giorno 30 giugno p,v.

Distinti Saluti,

Le RSA

Roma, 13/6/2006

giovedì, giugno 01, 2006

ATTENZIONE !

Da: RSA CA S.p.A e CA Holding s.r.l
A: Direzione Legale e HR di CA Italia e CA Holding


In merito alla Vostra comunicazione del 30/5 u.s., allo scopo di rendere il più possibile trasparenti ai lavoratori le modalità relative alle Consultazioni autorizzate dall'Assemblea del 29/5 u.s., Vi preghiamo di consegnarci una comunicazione sostanzialmente equivalente a quella in oggetto, ma con una indispensabile variazione:

L'inizio del quarto paragrafo va modificato come segue:
"Successivamente saranno sentiti i lavoratori che l'Azienda avrà di propria iniziativa convocato attraverso comunicazione scritta o via email. Il colloquio con tali lavoratori potrà durare anche pochi minuti..." etc.

Si fa inoltre formale richiesta all'Azienda di contattare i lavoratori da lei convocati, attraverso una effettiva richiesta scritta o email, e non attraverso modalità informali quale il telefono o la chiamata a voce.


Distinti Saluti,

Le RSA

Roma, 1/6/2006