sabato, marzo 15, 2008
Epifani: lo Statuto dei lavoratori va lasciato così com’è
Importanti dichiarazioni del segretario generale della Cgil in merito alle discussioni elettorali sulla possibilità di modificare lo Statuto dei Lavoratori o anche solo l'articolo 18.
Epifani: lo Statuto dei lavoratori va lasciato così com’è
La risposta, ovviamente, vale anche per chi nel centrosinistra, da Pietro Ichino a Massimo Calearo, insiste sulla necessità di riscrivere l’articolo 18 e non solo.
Epifani: ci opporremo fermamente ad ogni ipotesi di messa in discussione dello Statuto dei lavoratori
Secondo il segretario generale l'autonomia sindacale dalla politica non deve essere indifferenza ''In questa chiave - ha detto - la Cgil guarda come sempre alla campagna elettorale e ai programmi degli schieramenti politici che si confrontano''.
Una nostra riflessione: se il sindacato, in quanto rappresentanza sociale dei lavoratori, non è "indifferente" ai programmi elettorali delle forze politiche che si contendono il governo del paese, a maggior ragione non è compito di ogni lavoratore/elettore di tradurre questa sensibilità in penalizzazione elettorale attiva sia dei singoli candidati che lavorano contro i diritti dei lavoratori che dei partiti che li candidano, siano essi del centro-destra o del centro-sinistra?
Epifani: lo Statuto dei lavoratori va lasciato così com’è
La risposta, ovviamente, vale anche per chi nel centrosinistra, da Pietro Ichino a Massimo Calearo, insiste sulla necessità di riscrivere l’articolo 18 e non solo.
Epifani: ci opporremo fermamente ad ogni ipotesi di messa in discussione dello Statuto dei lavoratori
Secondo il segretario generale l'autonomia sindacale dalla politica non deve essere indifferenza ''In questa chiave - ha detto - la Cgil guarda come sempre alla campagna elettorale e ai programmi degli schieramenti politici che si confrontano''.
Una nostra riflessione: se il sindacato, in quanto rappresentanza sociale dei lavoratori, non è "indifferente" ai programmi elettorali delle forze politiche che si contendono il governo del paese, a maggior ragione non è compito di ogni lavoratore/elettore di tradurre questa sensibilità in penalizzazione elettorale attiva sia dei singoli candidati che lavorano contro i diritti dei lavoratori che dei partiti che li candidano, siano essi del centro-destra o del centro-sinistra?
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1 commento:
Si, probabilmente lo e
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