martedì, gennaio 29, 2008

La catastrofe dei salari

Considerando l'aumento del costo della vita il reddito delle famiglie con capofamiglia lavoratore dipendente è praticamente immutato dal 2000 (al 2006):
  • le famiglie che non arrivano alla quarta settimana del mese non se n'erano accorte
  • il 6,3% dei lavoratori dipendenti, che è classificato «povero», non se n'era accorto
  • i lavoratori atipici, il cui reddito dal 2000 al 2006 è addirittura diminuito, non se n'erano accorti
  • il 73% di giovani "bamboccioni", che vive con i genitori perchè non riesce a trovare casa e lavoro, non se n'era accorto


Ci vuole uno studio di Bankitalia sui bilanci delle famiglie, e la voglia di stupire l'opinione pubblica per lo spazio di una edizione giornalistica, perchè in Italia si possa dire che esiste una questione salariale molto seria.

Secondo alcuni ora la situazione è più chiara: "Bisogna chiamare le cause con il loro nome - spiega Giorgio Cremaschi, leader della 'Rete 28 aprile' - sono l'introduzione dell'euro e la concertazione salariale, definita dall'accordo del 23 luglio 1993. ... Per far crescere i salari il sindacato deve abbandonare la concertazione e le politiche moderate e tornare a fare davvero il suo mestiere, a partire da una forte offensiva sui salari".

Chissà se Confcommercio, che da oltre un anno nega il rinnovo del contratto a 2 milioni di lavoratori di commercio, terziario e servizi (la spregiudicata richiesta sindacale è di 78 euro di aumento mensile per 14 mensilità), se nè accorta anche lei...

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