mercoledì, luglio 25, 2007
PERCHE’ RESPINGERE L’ACCORDO SULLE PENSIONI – 1 parte
FINTA ABOLIZIONE DELLO SCALONE: l’accordo accetta totalmente l’innalzamento dell’età pensionabile previsto dalla legge Maroni. Nel 2013 si potrà andare in pensione solo con 61 anni di età e 36 di contributi, oppure con 62 anni di età e 35 di contributi. Questo peggiora la legge Maroni che prevedeva l’arrivo a 62 anni nel 2014, ma non automaticamente. Nel 2008 si andrà in pensione con 58 anni di età e 35 di contributi, da luglio 2009 con 59 anni di età e 36 di contributi, da gennaio 2011 con 60 anni di età e 36 di contributi. Nella sostanza il lieve miglioramento rispetto allo scalone Maroni per chi è più vicino alla pensione oggi e’ pagato da chi andrà in pensione domani. Dal 2013 l’eta’ effettiva minima del pensionamento e’ 61-62 anni: cioè oltre l’attuale pensione di vecchiaia delle donne che sarà probabilmente messa in discussione.
FINTA ABOLIZIONE DELLE FINESTRE PER CHI MATURA 40 ANNI DI CONTRIBUTI: chi matura 40 anni di contributi potrà andare in pensione con 4 finestre, anziché con le 2 previste dalla riforma Maroni, ma a pagare saranno coloro che andranno con la pensione di vecchiaia. Chi va in pensione di vecchiaia (le donne per ora a 60 anni e gli uomini per ora a 65) d’ora in poi dovrà aspettare le finestre e si vedrà così aumentata di fatto l’età pensionabile. L’inserimento delle finestre nella pensione di vecchiaia servirà anche a pagare la salvaguardia della pensione per 5000 lavoratori posti in mobilità: ancora una volta le lavoratrici ed i lavoratori più poveri pagano la tutela dei diritti di altri lavoratori e lavoratrici.
Con questo accordo sono accettati i tagli alla spesa sociale, alle pensioni e ai diritti decisi dal governo Berlusconi.
Perchè respingere l'accordo, vedi anche
la seconda parte
la terza parte
FINTA ABOLIZIONE DELLE FINESTRE PER CHI MATURA 40 ANNI DI CONTRIBUTI: chi matura 40 anni di contributi potrà andare in pensione con 4 finestre, anziché con le 2 previste dalla riforma Maroni, ma a pagare saranno coloro che andranno con la pensione di vecchiaia. Chi va in pensione di vecchiaia (le donne per ora a 60 anni e gli uomini per ora a 65) d’ora in poi dovrà aspettare le finestre e si vedrà così aumentata di fatto l’età pensionabile. L’inserimento delle finestre nella pensione di vecchiaia servirà anche a pagare la salvaguardia della pensione per 5000 lavoratori posti in mobilità: ancora una volta le lavoratrici ed i lavoratori più poveri pagano la tutela dei diritti di altri lavoratori e lavoratrici.
Con questo accordo sono accettati i tagli alla spesa sociale, alle pensioni e ai diritti decisi dal governo Berlusconi.
Perchè respingere l'accordo, vedi anche
la seconda parte
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