giovedì, luglio 26, 2007

PERCHE’ RESPINGERE L’ACCORDO SULLE PENSIONI – 2 parte

FINTA GARANZIA DI ESENZIONE PER I LAVORI USURANTI: il Governo stabilisce un elenco di lavori usuranti che allarga i precedenti decreti. Ma prima di tutto i soldi sono contingentati e devono garantire l’uscita dal lavoro di SOLO 5000 persone all’anno, per cui vi saranno le graduatorie tra gli aventi diritto. In secondo luogo gli aventi diritto avranno un’esenzione di 3 anni rispetto al progressivo aumento dell’età pensionabile per cui dal 1 gennaio 2011 dovranno avere almeno 57 anni di età e 36 di contributi e dal 2013 58 anni di età e 36 di contributi: anche a quei pochi lavoratori e lavoratrici cui verra’ riconosciuta l’esenzione dagli scalini in concreto viene alzata l’età pensionabile.

FINTO ANNULLAMENTO DEL TAGLIO DEI COEFFICIENTI DI CALCOLO DELLE PENSIONI FUTURE: viene istituita una commissione che entro il 31 dicembre 2008 dovrà proporre modifiche al regime pensionistico contributivo. Ma dal 1 gennaio 2010 scatta comunque la nuova tabella sui coefficienti che prevede un taglio del 6-8% delle pensioni. La commissione decide come distribuire tra i lavoratori questi tagli, ma non se farli. Dal 2013 scatta la revisione automatica dei coefficienti che avverrà ogni 3 anni (anziché ogni 10), con decreto del Governo: E’ UNA SCALA MOBILE AL ROVESCIO SULLE PENSIONI. Infine la promessa, e non l’impegno, di garantire il 60% della retribuzione per chi fa lavori precari e discontinui, significa in concreto garantire pensioni di 400 o 500 euro mensili ai precari. Poco più dell’attuale pensione sociale minima.

Perchè respingere l'accordo, vedi anche
la prima parte
la terza parte

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